10 Febbraio 1921 - 27 Settembre 2006
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Professionista preparato, sensibile alle necessità del prossimo, ha esercitato la sua nobile professione con autentico spirito di solidarietà e compassione, operando e risiedendo a Orgiano per più di trent'anni.
Durante le visite domiciliari, il dottore veniva sempre invitato a sedersi al tavolo della sala da pranzo, nel posto riservato agli ospiti più graditi, dove prendeva posto per redigere le prescrizioni. Era un gesto in apparenza semplice, quasi parte di un rito quotidiano, ma in realtà profondamente significativo: esprimeva il rispetto, la fiducia e l'affetto che le persone gli riservavano, e al tempo stesso la sua discreta presenza, capace di portare conforto e professionalità in ogni casa che visitava. Con il suo esempio, ha saputo dimostrare che l'arte medica può essere vissuta ancora come una vera missione. |