22 Ottobre 1895 - 15 Gennaio 1963
Don Antenore Bonan nacque a Caldogno in provincia di Vicenza il 22 ottobre 1895.
Frequentate le scuole primarie del tempo, sentiva dentro di sé la vocazione religiosa per seguire la via sacerdotale. A Vicenza entrava nell'Istituto di una congregazione. I suoi studi proseguirono regolari fino ai Liceo. Giunto ad una scelta esprimeva il suo desiderio di essere inviato in terra di missione. I superiori, considerato il suo gracile fisico, non furono di questo parere. Inaspettato e doloroso apparve questo, tanto da pesare profondamente nel suo animo. Dopo essersi confidato in famiglia, prese la decisione di lasciare l'Istituto ed entrare nel Seminario Vescovile di Vicenza. Terminato l'apprendimento teologico, il 18 luglio 1920 venne ordinato sacerdote. Gioia unita a mestizia. Sua madre che aveva tanto desiderato di partecipare a questa cerimonia, non c'era: era morta da sei mesi. Pur sacerdote, in lui rimaneva un'interna ferita che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. Nell'anno 1931, don Antenore venne inviato nella comunità parrocchiale di Orgiano con mansioni di arciprete. |
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A noi chierichetti ben impartì le fondamentali nozioni in latino per partecipare alla celebrazione della Santa Messa e delle funzioni varie.
Nelle prediche il suo chiaro e forte timbro di voce arrivava comprensibile fino in fondo alla chiesa. Le sue prediche (spesso lunghe), i suoi sermoni giungevano graditi espressi con buona conoscenza liturgica e pensiero profondo (escluso ogni accostamento di confronto con gli arcipreti che seguiranno, pure loro dotati di particolare preparazione). Faceva visita alle famiglie con la sua bicicletta, tonaca svolazzante e sul capo il cappello a tricorno. Le sue abitudini erano riservate, il suo carattere a volte faceva trasparire nervosismo e il suo pensiero era alla ricerca di serenità. Lutti, cerimonie religiose, matrimoni si alterneranno lungo gli anni della vita del suo ministero. Si giungeva al 1953. |
Indifferenza e fragili motivi sollevarono attimi di conflitto da parte di alcuni (in)fedeli parrocchiani... ed altri più in su! Doveva lasciare Orgiano. Un giorno, che ricordo bene, don Antenore trafelato giunse nella mia famiglia: entrato in casa sedette su di una sedia e, appoggiato il tricorno, si portò le mani al volto. Dopo alcuni secondi dagli occhi uscirono grosse lacrime. Non avevo mai visto un prete piangere!
Un sacerdote, per di più anziano, partecipe a tante altrui umane sofferenze, lasciato solo! Dieci anni durò l'ostracismo inflittogli! Partì per Torino dove assunse le mansioni di custode del Santuario della Madonna della Fontana in Riva di Chieri. Lasciò un messaggio per me allora incomprensibile, un segreto da non rivelare ma che si svelò, poi, nella sua intima sofferenza. Si spense il 15 gennaio 1963 a Torino.
Successivamente le sue spoglie mortali vennero traslate in Orgiano e sepolte nella tomba dei Benemeriti del Comune.
Testo di Dino Pedrina
Un sacerdote, per di più anziano, partecipe a tante altrui umane sofferenze, lasciato solo! Dieci anni durò l'ostracismo inflittogli! Partì per Torino dove assunse le mansioni di custode del Santuario della Madonna della Fontana in Riva di Chieri. Lasciò un messaggio per me allora incomprensibile, un segreto da non rivelare ma che si svelò, poi, nella sua intima sofferenza. Si spense il 15 gennaio 1963 a Torino.
Successivamente le sue spoglie mortali vennero traslate in Orgiano e sepolte nella tomba dei Benemeriti del Comune.
Testo di Dino Pedrina