15 aprile 1914 - 15 Febbraio 1942
Una lapide, all’interno del Municipio, ricorda l’eroismo di un nostro concittadino,
caduto in Russia e decorato di medaglia d’argento nella giornata del 29 maggio 1983:
caduto in Russia e decorato di medaglia d’argento nella giornata del 29 maggio 1983:
Al fante MARIO STELLIN nato a Orgiano il 14.4.1914 caduto a Ricowo, Ucraina decorato di medaglia d'argento al valore militare con la seguente motivazione:
Di vedetta ad un caposaldo, improvvisamente attaccato di notte da forze nemiche superiori, reagiva con fulmineità al fuoco della forte pattuglia, giunta a lieve distanza; sebbene ferito all'addome, con eroica e alta coscienza del dovere, rimaneva al suo posto, continuando a sparare fino al termine dell'azione,
incitando i compagni alla lotta.
Fronte russo 15.2.1942 L'Amministrazione Comunale memore Orgiano 29.5.1983
«Il Giornale di Vicenza» riferiva, nella sua cronaca, la grande manifestazione del 29 maggio 1983, in occasione del conferimento della medaglia al valore di Mario Stellin, con gli articoli che trovate di seguito:
Orgiano in silenzio per ricordare chi non tornò dalla Russia
Nessuna sfilata, oggi, al raduno regionale dei fanti “Una medaglia d'argento per un caduto”. Orgiano ospita oggi il raduno regionale dei fanti e dei superstiti della campagna di Russia. E un raduno dal sapore particolare in quanto del tutto privo di sfilate e ammassamenti ma che farà senz’altro rivivere la commozione del ritrovarsi tutti insieme e la partecipazione al dolore per tutte quelle famiglie che hanno avuto dei caduti e dispersi in Russia.
Orgiano, nel suo piccolo, ha pagato duramente il peso della guerra, con decine e decine di dispersi: oggi verrà concessa una medaglia d'argento al valor militare ad un cittadino orgianese, il fante Mario Stellin, ferito gravemente in Russia per difendere la propria postazione e dopo qualche giorno deceduto per le ferite riportate.
Questa la testimonianza del fratello Luciano, che nel febbraio del '42 viveva assieme alla madre nella casa di campagna ad Orgiano. "La sera stessa in cui mio fratello è morto - ricorda lo Stellin - io ero a letto quando mi sono svegliato di soprassalto dicendo 'fatti più in là' in quanto credevo che Mario mi fosse venuto vicino. Sul momento non diedi peso alla cosa, però dopo tre giorni portarono la notizia che mio fratello era morto in seguito alle ferite riportate durante un'azione di pattugliamento".
Orgiano, nel suo piccolo, ha pagato duramente il peso della guerra, con decine e decine di dispersi: oggi verrà concessa una medaglia d'argento al valor militare ad un cittadino orgianese, il fante Mario Stellin, ferito gravemente in Russia per difendere la propria postazione e dopo qualche giorno deceduto per le ferite riportate.
Questa la testimonianza del fratello Luciano, che nel febbraio del '42 viveva assieme alla madre nella casa di campagna ad Orgiano. "La sera stessa in cui mio fratello è morto - ricorda lo Stellin - io ero a letto quando mi sono svegliato di soprassalto dicendo 'fatti più in là' in quanto credevo che Mario mi fosse venuto vicino. Sul momento non diedi peso alla cosa, però dopo tre giorni portarono la notizia che mio fratello era morto in seguito alle ferite riportate durante un'azione di pattugliamento".
Orgiano - La consegna della medaglia d'argento alla memoria di un caduto in Russia
Orgiano tutta, dai più piccini agli anziani, si è stretta attorno alle folte rappresentanze giunte da tutto il Veneto in occasione del raduno nazionale del fante e dei superstiti della campagna di Russia. Egregiamente organizzata dal locale presidente della sezione cav. Antonio Fontana, la manifestazione, come ha detto il presidente nazionale Mantovani, ha visto la partecipazione anche del sole. L'occasione è stata propizia per la consegna della medaglia d'argento già conferita sul campo al fante Mario Stellin, già appartenente al 79° Reggimento fanteria di Vicenza, caduto il 15 febbraio 1942 sul fronte russo, le cui spoglie giacciono nel cimitero di Riokvo. La medaglia è stata consegnata dal generale Rasetti, comandante il presidio militare di Vicenza al fratello Luciano. È stata pure intitolata al caduto la casermetta del locale deposito militare, mentre una lapide con la motivazione è stata scoperta nella sede municipale dove è allestita una mostra di cimeli, documenti della campagna di Russia e disegni eseguiti dagli allievi delle elementari.
Oltre al comandante il presidio militare generale Rasetti e al presidente nazionale dei fanti comm. Marcello Mantovani, presenti il prefetto Perazzolo gli assessori regionali Guidolin e Righi, rappresentanti dell'aeronautica, dell'esercito, dei carabinieri e della Ps. prestavano servizio un picchetto d'onore della 3" Brigata missili di Vicenza, la banda militare Aquileia di Portogruaro e quelle dei bersaglieri in congedo di Este. Folta la rappresentanza dei Cavalieri di Vittorio Veneto guidati dal presidente maggiore Valeri, tra i quali il più giovane, Gino Parolin di Vicenza, ragazzo del '99, tentava di "fare la forca" al più anziano commilitone per vitalità ed arguzia a Natale Capponi, classe di ferro 1894. Non meno nutrite quelle dei reduci (oltre 200) della campagna di Russia, degli alpini, dei bersaglieri, delle patronesse di Casalserugo (Padova), dei fanti, tutti con bandiere e labari. Pure presente, con l'assessore Banovic, la bandiera di Vicenza, medaglia d'oro al valore militare».
Oltre al comandante il presidio militare generale Rasetti e al presidente nazionale dei fanti comm. Marcello Mantovani, presenti il prefetto Perazzolo gli assessori regionali Guidolin e Righi, rappresentanti dell'aeronautica, dell'esercito, dei carabinieri e della Ps. prestavano servizio un picchetto d'onore della 3" Brigata missili di Vicenza, la banda militare Aquileia di Portogruaro e quelle dei bersaglieri in congedo di Este. Folta la rappresentanza dei Cavalieri di Vittorio Veneto guidati dal presidente maggiore Valeri, tra i quali il più giovane, Gino Parolin di Vicenza, ragazzo del '99, tentava di "fare la forca" al più anziano commilitone per vitalità ed arguzia a Natale Capponi, classe di ferro 1894. Non meno nutrite quelle dei reduci (oltre 200) della campagna di Russia, degli alpini, dei bersaglieri, delle patronesse di Casalserugo (Padova), dei fanti, tutti con bandiere e labari. Pure presente, con l'assessore Banovic, la bandiera di Vicenza, medaglia d'oro al valore militare».
Un fraterno abbraccio dei fanti ai superstiti del fronte russo
Dedicato ai reduci dell'Armir il raduno regionale a Orgiano
I fanti veneti hanno dedicato il loro raduno regionale ai superstiti della campagna di Russia, di tutti i Corpi e di tutte le Armi. A quarant'anni da quella tragica pagina di storia e di umanità, un incontro di ricordo che i fanti vicentini, con il loro presidente nazionale grand'uff. Marcello Mantovani, hanno voluto ieri ad Orgiano, dedicandolo alla memoria di un loro valoroso compagno d'armi, il fante Mario Stellin, caduto a Rikowo in Ucraina il 15 febbraio 1942, dove ferito mortalmente "rimaneva al suo posto continuando a sparare fino al termine dell'azione, incitando i suoi compagni alla lotta". Con questa motivazione, gli veniva conferita con Regio Decreto la medaglia d'argento al Valor Militare, consegnata ieri al fratello Luciano dal comandante della zona militare gen. Rasetti.
Un momento di intensa commozione in quello che è stato soprattutto un raduno di sentimenti, accolto dall'intera popolazione di Orgiano con una straordinaria manifestazione di calore, mentre sfilavano da piazza 25 Aprile alla piazza del Municipio (dove il paese ricorda nel suo monumento ai Caduti anche le proprie decine di dispersi in Russia) circa 300 reduci dal fronte del Don, di tutte le Armi, gli ottuagenari cavalieri di Vittorio Veneto (45 in sfilata con il loro presidente provinciale Valeri, in rappresentanza dell'ANCR vicentina), rappresentanze di tutte le associazioni combattentistiche e d'arma e almeno duemila fanti delle sette province venete con la loro selva di labari e bandiere. Ad accoglierli, il sindaco di Orgiano prof. Raffaello Staurengo, il presidente della locale sezione del fante cav. Antonio Fontana col presidente nazionale Mantovani, il prefetto Perazzoli, l'assessore regionale Guidolin per la Giunta veneta con l'ex assessore Righi e molte autorità militari. A rendere gli onori la banda militare della 3ª Brigata missili "Aquileia" di stanza a Pordenone e un picchetto della stessa Brigata di stanza a Vicenza.
Gli onori alla bandiera del Comune di Vicenza, decorata di medaglia d'oro (scortata dal consigliere Banovich), e al gen. Rasetti, la messa celebrata dall'arciprete don Pieropan, i brevi saluti colmi di commozione rivolti dal sindaco Staurengo e dal grand'uff. Mantovani, e la celebrazione storica di questo quarantesimo anniversario della tremenda battaglia di Russia, tenuta dallo stesso gen. Giovanni Rasetti, hanno scandito in rapida successione una cerimonia che ha voluto lasciare soprattutto spazio all’abbraccio e all’incontro dei superstiti.
Prima della sfilata è stata anche scoperta una lapide bronzea che intitola alla medaglia d'argento Mario Stellin il Deposito munizioni dell'Esercito ad Orgiano; una lapide in ricordo del Caduto, con la motivazione
della medaglia al Valor Militare, è stata scoperta durante la cerimonia nell'atrio del Municipio.
Un momento di intensa commozione in quello che è stato soprattutto un raduno di sentimenti, accolto dall'intera popolazione di Orgiano con una straordinaria manifestazione di calore, mentre sfilavano da piazza 25 Aprile alla piazza del Municipio (dove il paese ricorda nel suo monumento ai Caduti anche le proprie decine di dispersi in Russia) circa 300 reduci dal fronte del Don, di tutte le Armi, gli ottuagenari cavalieri di Vittorio Veneto (45 in sfilata con il loro presidente provinciale Valeri, in rappresentanza dell'ANCR vicentina), rappresentanze di tutte le associazioni combattentistiche e d'arma e almeno duemila fanti delle sette province venete con la loro selva di labari e bandiere. Ad accoglierli, il sindaco di Orgiano prof. Raffaello Staurengo, il presidente della locale sezione del fante cav. Antonio Fontana col presidente nazionale Mantovani, il prefetto Perazzoli, l'assessore regionale Guidolin per la Giunta veneta con l'ex assessore Righi e molte autorità militari. A rendere gli onori la banda militare della 3ª Brigata missili "Aquileia" di stanza a Pordenone e un picchetto della stessa Brigata di stanza a Vicenza.
Gli onori alla bandiera del Comune di Vicenza, decorata di medaglia d'oro (scortata dal consigliere Banovich), e al gen. Rasetti, la messa celebrata dall'arciprete don Pieropan, i brevi saluti colmi di commozione rivolti dal sindaco Staurengo e dal grand'uff. Mantovani, e la celebrazione storica di questo quarantesimo anniversario della tremenda battaglia di Russia, tenuta dallo stesso gen. Giovanni Rasetti, hanno scandito in rapida successione una cerimonia che ha voluto lasciare soprattutto spazio all’abbraccio e all’incontro dei superstiti.
Prima della sfilata è stata anche scoperta una lapide bronzea che intitola alla medaglia d'argento Mario Stellin il Deposito munizioni dell'Esercito ad Orgiano; una lapide in ricordo del Caduto, con la motivazione
della medaglia al Valor Militare, è stata scoperta durante la cerimonia nell'atrio del Municipio.